Home»Professione»DGR Lazio n. 920 del 27.10.2022 – Pubblicazione delle “Linee guida sulla documentazione per le istanze di nulla osta al Vincolo Idrogeologico ai sensi del R.D.L. 3267/23 e R.D. 1126/26 nell’ambito delle competenze regionali”

DGR Lazio n. 920 del 27.10.2022 – Pubblicazione delle “Linee guida sulla documentazione per le istanze di nulla osta al Vincolo Idrogeologico ai sensi del R.D.L. 3267/23 e R.D. 1126/26 nell’ambito delle competenze regionali”

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Si rende noto agli iscritti che la Regione Lazio ha pubblicato sul Bollettino Ufficiale la seguente Deliberazione 27 ottobre 2022, n. 920: Approvazione “Vincolo Idrogeologico – Direttive sulle procedure in funzione del riparto di cui agli artt. 8, 9 e 10 della LR n. 53/98”, e “Linee guida sulla documentazione per le istanze di nulla osta al vincolo idrogeologico ai sensi del R.D.L. 3267/23 e R.D. 1126/26 nell’ambito delle competenze regionali”. Revoca delle deliberazioni di Giunta regionale n.6215/1996, n.3888/1998, n. 1745/2002 e n. 13/2012.

Il Vincolo Idrogeologico, istituito dal Regio Decreto Legge 30 dicembre 1923, n. 3267 “Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani” (G.U. 17 maggio 1923, n. 117), affronta la tematica del dissesto geomorfologico istituendo un vincolo finalizzato alla tutela dei suoli); infatti già l’art. 1 del sopradetto Regio Decreto Legge riporta “ Sono sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici i terreni di qualsiasi natura e destinazione che, per effetto di forme di utilizzazione contrastanti con le norme di cui agli articoli 7, 8 e 9 possono con danno pubblico subire denudazioni, perdere la stabilità o turbare il regime delle acque.”.
Successivamente, dal 1923 in poi, il carattere di difesa dell’assetto idrogeologico è andato progressivamente prevalendo sul carattere di vincolo forestale, in particolare dal trasferimento della materia del vincolo idrogeologico alle Regioni, avvenuto con D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616, a fronte di una sempre maggiore domanda di uso del territorio a fini insediativi ed infrastrutturali, comportante un altrettanto progressivo impatto negativo sulla sua stabilità.
Dal 1923 agli anni Settanta il contesto ambientale e sociale si era infatti trasformato radicalmente. Se nel 1923 il legislatore dello Stato aveva la preoccupazione prioritaria di tutelare l’integrità dei terreni boscati e saldi dall’attività agricola, allora in forte espansione, essendo nulle o molto limitate le altre attività in grado di generare dissesto sul territorio, dal 1977 il legislatore regionale ha dovuto confrontarsi con una situazione radicalmente trasformata, e purtroppo per buona parte compromessa, in cui le attività edilizia, di viabilità ed infrastrutturale hanno assunto il ruolo di maggiori perturbatrici dell’assetto territoriale.
La competenza regionale sul vincolo idrogeologico fu riaffermata dallo Stato attraverso la L.183/89 e in seguito riconfermata dal comma 5 dell’articolo 61 del D.lgs. 152/2006 (che abroga la L.183/89 con l’art. 175 dal D.lgs. 152/2006) che recita “Le funzioni relative al vincolo idrogeologico di cui al Regio Decreto Legge 30 dicembre 1923, n. 3267, sono interamente esercitate dalle regioni”.
La Regione Lazio con l’approvazione della L.R. n. 53/1998 (Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989, n. 183) ha delegato alle province ed ai comuni, rispettivamente agli artt. 9 e 10, le funzioni amministrative inerenti al rilascio del nulla osta al vincolo idrogeologico.

La nuova DGR 920/22, dunque, ha lo scopo di interpretare ed esplicare il dettato normativo della L.R. 53/98 chiarendo anche alcune problematiche che si sono presentate dal 1998 ad oggi in coerenza anche con la sopravvenuta normativa regionale in materia forestale costituita dalla L.R. 39/2002 “Norme in materia di gestione delle risorse forestali” e dal relativo R.R. 7/2005. Nelle linee guida (allegate) inoltre, vengono esplicitate le “modalità di presentazione delle istanze di nulla osta” e le tipologie di opere sulle quali la competenza è delegata e quelle che rimangono di competenza regionale.

L’Ordine dei Geologi del Lazio ringrazia la Regione Lazio, ed in particolare la Direzione regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo – Area Tutela del Territorio, Servizio Geologico e Sismico Regionale per l’attiva e proficua collaborazione, anche in relazione al raggiungimento di questo importante obiettivo, che avrà ripercussioni positive sulla vita professionale degli iscritti, fornendo loro un ulteriore strumento di riferimento per il corretto sviluppo di progetti interessati da Vincolo Idrogeologico.

DGR n. 920 del 27 ottobre 2022

 

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