Deliberazione di Giunta Regionale del Lazio del 15 ottobre 2024, n. 794. Utilizzo dei dati del monitoraggio del territorio della Regione Lazio tramite “Interferometria Satellitare”
La Regione Lazio, nell’ambito dell’attività istituzionali, ha stipulato un accordo di collaborazione con il centro di ricerca CERI della Università La Sapienza di Roma, per effettuare il monitoraggio radar satellitare delle deformazioni del terreno. L’obiettivo principale di quest’attività è fornire un quadro generale delle deformazioni del terreno presenti sul territorio regionale con l’utilizzo di dati radar interferometrici satellitari acquisti dalla costellazione “Sentinel-1 dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea)”.
Per alcune aree è stato eseguito un rilievo con maggior dettaglio attraverso l’analisi di immagini SAR provenienti dalla costellazione “COSMO-SkyMed1 (Constellation of Small Satellites for Mediterranean basin Observation)”.
Entrambi i sistemi di satelliti (Sentinel-1 e COSMO-SkyMed) acquisiscono in modalità ascendente quando l’orbita è percorsa da S verso N, e in modalità discendente con percorrenza da N verso S.
L’interferometria SAR satellitare si basa sull’analisi di serie di immagini radar acquisite da una piattaforma satellitare, sulla stessa area in tempi diversi. Grazie all’individuazione di oggetti a terra che mantengono la stessa “firma elettromagnetica” in tutte le immagini e che agiscono dunque da “scatteratori permanenti” (Persistent Scatterers – PS), è possibile misurare spostamenti del terreno sfruttando la variazione di fase del segnale radar, che fornisce informazioni sulla distanza sensore-bersaglio. I PS vengono rappresentati in genere da manufatti o edifici, come anche da rocce esposte, poiché tali oggetti hanno ottime caratteristiche riflettenti per il segnale radar, mentre sono invece assenti nelle aree molto vegetate.
Il prodotto generato da un’analisi interferometrica multi-immagine, e in questo caso specifico da un’analisi PSI (Persistent Scatterers Interferometry), è rappresentato da:
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- mappe di velocità media di spostamento (in mm/anno) misurata lungo la linea di vista del satellite (Line Of Sight, LOS);
- serie temporali di spostamento per ogni PS, rappresentate da grafici che mostrano l’andamento della deformazione del terreno o delle strutture nel tempo, con un valore di spostamento per ognuna delle immagini utilizzate nell’analisi.
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La precisione della stima della velocità ottenibile con un’analisi multi-interferometrica è variabile in funzione della tipologia di prodotto (Sentinel-1 o COSMO-SkyMed) e delle caratteristiche di ogni singolo scatteratore permanente, ma si attesta nella gran parte dei casi su valori di ±2 mm/anno sulle serie di lungo periodo, e di 5 mm per la singola misura di spostamento.
Tra i principali vantaggi di questa tecnologia vi è quello di ottenere stime accurate della velocità di spostamento su ampie aree di indagine (a scala regionale) senza dover installare strumentazione al suolo e di poter ottenere tale misurazione su tutto il periodo di tempo coperto dalle immagini SAR disponibili negli archivi delle agenzie spaziali. Il monitoraggio del territorio attraverso le tecniche PSI può essere inoltre aggiornato e pianificato nel futuro, grazie all’esistenza di numerose missioni spaziali ancora attive.
I campi di applicazione principali dell’interferometria sono:
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- individuazione e mappatura su larga scala di aree in deformazione, quali ad esempio aree in subsidenza o movimenti di versante (con l’eccezione di fenomeni rapidi, quali crolli e colate rapide);
- analisi dell’andamento della deformazione nel tempo.
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L’attività svolta si è concentrata sulle deformazioni al suolo lungo versanti (inclinazione > di 5°) ed ha portato alla individuazione di aree che mostrano deformazioni significative denominate AOI (Aree di Interesse).
“Le informazioni di seguito riportate dovranno essere valutate nella relazione geologica redatta per l’acquisizione del parere di compatibilità geomorfologica (nell’ambito di quanto previsto dall’art.89 del DPR 380/01) e del nulla osta al vincolo idrogeologico (allegato 2 della DGR 920/2022)“.
Le AOI non rappresentano il limite di aree in frana ma aree che, in fase di pianificazione territoriale (art.89 del DPR 380/01) e di richiesta di nulla osta al vincolo idrogeologico (allegato 2 della DGR 920/2022), devono essere geologicamente attenzionate e sottoposte da parte del professionista a specifiche valutazioni e/o approfondimenti che confluiranno nei contenuti della relazione geologica, in quanto indicano presenza di deformazioni del suolo o delle strutture in atto nell’intervallo di tempo analizzato con i dati radar interferometrici satellitari.
Nella DGR 794 del 15 ottobre 2024 vengono riportate le seguenti indicazioni:
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- le indicazioni per evitarne un uso improprio (utilizzo scorretto);
- le descrizioni dei prodotti messi a disposizione, mediante la pubblicazione sul GEOPORTALE della Regione Lazio e le modalità di consultazione dei dati;
- i Termini di utilizzo dei dati interferometrici pubblicati nel GEOPORTALE.
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Di seguito i riferimenti normativi e I link dei risultati dello studio interferometrico comprensivi anche delle heatmap:
https://geoportale.regione.lazio.it/layers/HEATMAP_ASC_COG:geonode:heatmap_asc_cog
https://geoportale.regione.lazio.it/layers/HEATMAP_DESC_COG:geonode:heatmap_desc_cog
https://geoportale.regione.lazio.it/layers/geosdiownr:geonode:aoi